I migliori plettri per chitarra

Hai appena comprato la chitarra e sogni già di strimpellarla con le dita, facendo vibrare la tua mano con lo stile di una rockstar intimista. Come lo so? Perché anche io sognavo la stessa cosa!

Facendo pratica ti sarai accorto, però, di quanto è faticoso per le tua dita impiegarle in lunghe suonate col tuo strumento preferito.

Ma c’è una soluzione perfetta per te: il plettro!

Si tratta di un piccolo strumento che serve proprio a poter “spennare la chitarra”, per accompagnare le tue canzoni preferite.

Scopriamo insieme qual è il miglior plettro per chitarra, quale scegliere e dove comprarlo.

Qual è il miglior plettro per chitarra?

Ma allora, i plettri sono tutti uguali? Insomma, si tratta di un aggeggino che serve solo a pizzicare le corde!

In realtà, ogni plettro per chitarra ha delle caratteristiche peculiari che lo differenziano dall’altro, che sia la qualità dei materiali, la porosità della superficie, la durezza e lo spessore del plettro, si può dire che ognuno ha un suono (e una funzione) diversa.

È per questo che abbiamo deciso di recensire per te diversi plettri per chitarra, così da poterti orientare su quale “suona meglio” per te.

Ecco quali sono i migliori plettri per chitarra presenti sul mercato:

1. Plettri per chitarra Dunlop pacco da 12 plettri assortiti

plettri per chitarra jim dunlop

I plettri Dunlop, in confezione da 12 pezzi, offrono una grande varietà a livello di struttura, spessore e design, praticamente per ogni tipo di esigenza.

Sono disponibili in due differenti pacchetti, uno dedicato alla chitarra acustica e uno con plettri pensati per chitarra elettrica. Ottimo rapporto qualità prezzo, per un prodotto perfetto per ogni tipo di chitarrista.


2. Plettri per chitarra in celluloide D’Addario

plettri per chitarra D'Addario

Venduti in confezioni da 10, 20 e 25 pezzi, il set di plettri della D’Addario dà la possibilità di scegliere il tuo plettro in celluloide tra diversi spessori.

Si può decidere di acquistare un set di plettri Medium (0,70 mm medio), Morbido, plettri Heavy e extra Heavy, in base alle proprie esigenze.


3. Plettro Fender tradizionale

plettri per chitarra Fender

Fender è da sempre sinonimo di qualità e anche i plettri di questa marca non fanno eccezione.

Questo kit da 12 mette a disposizione un plettro per basso e chitarra con punta a triangolo, tradizionale. Il formato è medium, adatto quindi ad una pennata dolce e omogenea e ad una pizzicata precisa.


4. Plettro Ibanez della serie Sand Grip

plettri per chitarra Ibanez

La caratteristica singolare del set da 6 plettri della Ibanez, è quella di essere “Sand Grip”, possiedono cioè un’impugnatura sabbiata che assicura una tenuta impeccabile del plettro.

Disponibili in colorazione nera, gialla e blu scuro, anche questi vengono venduti in diversi formati, cioè morbido, medio e plettri heavy.


5. Plettri per chitarra Ernie Ball

plettri per chitarra Ernie Ball

In confezione da 12 plettri con presa antiscivolo e finitura di lunga durata, i plettri della Ernie Ball offrono ad un prezzo più economico della media, dei plettri di qualità davvero ottima.

Forniti in ben 8 misure diverse (da 0.44 mm a 2.0 mm medio), sono di forma a goccia tradizionale.


6. Plettri ispirati ai Beatles di Planet Waves

plettri per chitarra Planet Waves

Si tratta di plettri dedicati ai fanatici della celeberrima band di Liverpool.

La planet waves celebra infatti i Beatles con ben 3 set diversi di plettri in celluloide, ognuno dei quali decorato con una grafica dettagliata su ciascuna delle due facce.

Disponibili con porta plettri con tema a righe, logo, e Sgt. Peppers.


7. Plettro per chitarra acustica, elettrica, classica della Cascha

plettri per chitarra CASCHA

Questo set di plettri assortiti si adatta molto bene all’uso con chitarra acustica, chitarra classica, chitarra elettrica, ukulele e anche plettro per basso.

Di colore diverso, ciò che differisce tra i plettri sono i 3 diversi spessori presenti nella confezione (0.46, 0,71 e 0,97 mm).

Sono disponibili in confezioni da 12, 24, 48 e 96 plettri, e in un pacchetto speciale che comprende anche un capotasto.


8. Plettri assortiti Rayzm

plettri per chitarra Rayzm

Confezione da 40 pezzi con porta plettri incluso (che funge anche da piccola borsa porta auricolari), che comprende plettri multicolore di 6 diverse dimensioni.

I plettri sono lucidi e lisci, realizzati in celluloide. Adatti a suonare qualsiasi strumento a corde, e perfetti sia per chitarristi esperti, sia per principianti.


9. Plettro da musicista con porta plettro Eapey

plettri per chitarra EAPEY

Ed eccoci all’ultimo prodotto della nostra carrellata: si tratta della confezione da 10 plettri della Eapey!

La confezione include un porta plettri, che riesce a contenere fino a 6 plettri. Questi sono di colore casuale e di vario spessore.

Il porta plettri è dotato di adesivo sul retro e può essere incollato sulla chitarra o sulla tracolla.


Che cos’è un plettro per chitarra?

Le forme dei plettri per chitarra

Prima di scoprire come fare per scegliere il migliore plettro per la tua chitarra, dobbiamo capire che cos’è questo magico oggettino e quali sono le sue funzioni principali.

Per farla abbastanza semplice, un plettro per chitarra altro non è che un pezzo di plastica – o di altri materiali – molto flessibile e resistente, tanto da poter essere usato per strimpellare la chitarra o pizzicare singolarmente le corde.

Come già detto, può essere realizzato in diversi materiali, così come può avere molteplici forme, dimensioni e spessore. Ciascuna di queste caratteristiche non è casuale ma, al contrario, permetterà di ottenere un suono e una maneggevolezza differenti.

Se vuoi sapere quali plettri usano le tue rockstar preferite, dai un’occhiata a questo link!

Perché usare un plettro per chitarra?

Esistono diversi motivi per scegliere di usare un plettro, per suonare una chitarra acustica o chitarra elettrica che sia, il principale dei quali è sicuramente la comodità e la predisposizione personale a particolari tecniche di plettro per chitarra.

A parte questo, le motivazioni pratiche che spingono moltissimi chitarristi ad usare il plettro sono essenzialmente due.

▪ Si suona più velocemente

Usare la punta delle dita può rivelarsi, specie per chi inizia a suonare la chitarra, un’operazione che richiede molta precisione e pratica.

Per questo la maggior parte dei principianti si affida ad un plettro, che assicura di ottenere sempre un suono più accurato e consente di muoversi tra le corde in maniera molto più rapida e agile.

Se invece vuoi dimostrarti un virtuoso degli assoli, dovrai fare affidamento soltanto sull’abilità delle tue dita!

▪ Meno dolore alle dita

Chiunque suoni la chitarra sa benissimo che, a prescindere dalla grande passione che si ha, c’è qualcosa che può rendere le lunghe sessioni di pratica un vero e proprio inferno: le dita doloranti.

Strummare o spennare la chitarra con le dita nude e senza l’aiuto di un plettro può rendere molto difficile suonare lo strumento molto a lungo.

Il plettro per chitarra può aiutare a ridurre dolore, abrasioni e stanchezza dai nostri polpastrelli.

Come scegliere un plettro per chitarra?

plettro-chitarra

Ora che sappiamo esattamente cos’è un plettro e perché dovremmo deciderci a comprarlo, passiamo a vedere quali sono le caratteristiche dei diversi plettri sul mercato e cosa considerare per decidere quale scegliere.

▪ Lo spessore

È una delle caratteristiche principali di un plettro ed una delle maggiori differenze tra un modello e l’altro.

I plettri sono di diversi spessori, generalmente raggruppati in 5 “misure”. Le misure non sono universali ma puramente indicative:

  • Plettro extra morbido: di solito sotto 0,45 mm e vengono usati per suonare in maniera più omogenea e delicata. Si tratta di plettri molto adatti a suonare chitarra classica e chitarra acustica.
  • Plettro morbido: tra i 0,46 mm e 0,70 mm, è il migliore per strimpellare la chitarra acustica, con una pennata piuttosto morbida.
  • Plettro di medio spessore: tra 0,71 e 0,84 mm, rappresenta il miglior plettro per i principianti.
  • Plettri heavy: tra 0,85 mm e 1,20 mm, con una media di 0,96 mm. Sono quelli più usati da coloro che suonano la chitarra elettrica, poiché conferiscono un suono netto e piuttosto aspro.
  • Plettri extra-heavy: tutti i plettri sopra ad 1,20 mm. Anch’essi particolarmente adatti per suonare la chitarra elettrica.

La differenza tra i diversi spessori consiste principalmente in un diverso suono e una differente maneggevolezza del plettro. Inoltre, come avrai potuto leggere, ogni spessore è teoricamente adatto ad uno strumento diverso.

In realtà, però, è tutto molto più semplice: scegli lo spessore che più si addice al tuo stile e che ti sembra più comodo. Sperimenta e fai delle prove con i diversi plettri, così da capire lo spessore che fa più al caso tuo.

Insomma, nonostante sia più adatto per una chitarra elettrica, nessuno ti vieterà mai di usare un plettro duro su una chitarra acustica o classica!

▪ Il materiale migliore

Ora poniamo l’attenzione sul materiale di cui sono fatti i diversi tipi di plettro.

I plettri per chitarra possono essere costruiti praticamente in ogni materiale, dalla plastica al metallo. Tuttavia, i materiali plastici sono estremamente più utilizzati, sia perché si tratta di un materiale più economico, sia perché si tratta di plettri più leggeri e maneggevoli da parte di chitarristi principianti ed esperti.

I materiali più utilizzati nella creazione di plettri per chitarra sono:

  • Celluloide
  • Nylon
  • Xylonite
  • Poliossimetilene (o materiale Delrin)

Quindi ora starai pensando: “Ok, ma quale materiale è il migliore per il mio plettro”?

La risposta è… Nessuno. O meglio, dipende dalle caratteristiche che cerchi di più.

In linea di massima, i plettri in nylon sono più resistenti e tendono a durare di più nel tempo senza deteriorarsi. Sono quindi di qualità leggermente superiore rispetto a quelli in celluloide. Anche i plettri in poliossimetilene sono molto resistenti.

Al variare del materiale, varia anche la sensazione che si prova nell’impugnare il plettro. Alcuni risultano più lisci rispetto agli altri, che sono ruvidi e porosi, ed assicurano una presa più salda.

Ultimo parametro da considerare, ma non per questo il meno importante, è il suono che il materiale conferisce alle corde della chitarra: anche esso varia in base al materiale.

Potremmo stare a discutere a lungo delle caratteristiche di ogni tipo di plettro ma, dato il costo davvero contenuto di questo prodotto, il consiglio migliore che possiamo darti è quello di acquistarne molti, di diversi spessori e diverso materiale.

Solo in questo modo riuscirai a capire quale combinazione, struttura, grado di flessibilità ti conferisce la sensazione migliore quando lo farai scorrere tra le corde della tua chitarra.

▪ Lo stile e il design del plettro

Per quanto riguarda la forma, i plettri solitamente hanno un design a goccia ed è questo il tipo di plettro che troverai più spesso sia nei negozi che online. Noi, per un principiante che inizia a suonare la chitarra e a muovere i suoi primi passi nel magico mondo degli strumenti a corda, consigliamo un plettro di forma tradizionale.

Tuttavia, devi sapere che i plettri possono essere di ogni forma, dimensione e colore, senza limiti alla fantasia. Esistono una miriade di disegni, illustrazioni, colorazioni particolari in cui i plettri vengono venduti.

Esiste anche la possibilità di creare il proprio plettro personalizzato! Il servizio è offerto da alcuni web stores e permette di inserire il disegno che si preferisce (a volte anche la forma), così da avere sempre con te il plettro col logo del tuo artista preferito, con un volto noto o, perché no, col nome della tua band.

Ma che differenza c’è tra un plettro e l’altro?

plettro per chitarra

Se hai pensato più volte che un plettro vale l’altro, ti assicuro che non sei l’unico. Si tratta di un’idea piuttosto diffusa tra i chitarristi i quali pensano che una buona esecuzione dipenda soltanto dalle capacità del musicista.

Per convincerti del contrario, ti proponiamo un esperimento pratico.

Prova a prendere 4 o 5 monetine di taglio diverso e usale per suonare i riff o gli arpeggi che suoni abitualmente e con cui ti trovi a tuo agio: in questo modo l’esecuzione non dipenderà dalla tua bravura, che si presume essere la stessa di ieri.

Noterai subito che enorme differenza fanno le diverse dimensioni tra le tue dita: la curvatura della moneta può renderti più facile o difficile il pizzicare corde specifiche così come strimpellare la chitarra.

Allo stesso modo alcune monete le sentirai meglio nella mano ed altre invece saranno troppo grandi, troppo piccole, troppo ruvide, troppo scivolose.

Concentrati anche sul suono che producono le varie monete a contatto con le corde della chitarra! La maggior parte di esse emetterà un suono molto più secco e aspro, quello che si definisce un suono metallico.

Questo divertente esperimento servirà a farti capire quanto cambino suoni e sensazioni anche solo cambiando i tagli di uno stesso oggetto: una monetina.

Allo stesso modo ogni tipo di plettro è diverso dall’altro, per spessore, per struttura, per dimensioni ed ognuno avrà le sue caratteristiche di suono e di maneggevolezza, esattamente come (e di più) delle monete.

Le forme dei plettri per chitarra

Anche la forma del plettro per chitarra gioca un ruolo molto importante nella comodità di uso e nel suono che esso produrrà nel pizzicare le corde. Ogni chitarrista ha la sua forma preferita, ma per praticità li riassumiamo in:

  • Plettri dai bordi arrotondati: producono un suono più morbido ed omogeneo, anche se lasciano al chitarrista molta meno agilità nell’arpeggio.
  • Plettri dalla punta a triangolo: producono un suono più netto, secco, e conferiscono così maggiore agilità nell’arpeggio. Ovviamente, ciò che si recupera in destrezza si paga se si vuole spennare la chitarra. Con un plettro dalla punta a triangolo la pennata sarà molto più aspra e le note risulteranno più staccate le une dalle altre.

La struttura del plettro

Con “struttura” del plettro, ci riferiamo alla grana della superficie dello strumento, che può essere più o meno ruvida.

Questo aspetto influenza molto il grip che il plettro esercita tra le dita, che è una caratteristica fondamentale da tenere in considerazione.

▪ Plettri lucidi

Alcuni plettri sono costituiti da un rivestimento liscio e lucido, spesso smaltato. Gran parte dei plettri in celluloide rientrano in questa categoria.

Non sono necessariamente sconsigliati, dato che molti chitarristi si trovano benissimo con plettri di questa tipologia. Tuttavia, se c’è bisogno di suonare molto a lungo, le mani possono iniziare a sudare.

È in questo caso che i plettri lucidi possono creare qualche problema, perché la presa non risulta più ferma e lo strumento può arrivare a scivolare dalle tue mani.

Sono i più diffusi, ma anche se hai sempre suonato con i plettri lucidi ti consigliamo di provarne alcuni di struttura diversa, come quelli ruvidi che possono assicurare una presa molto più salda.

▪ Plettri ruvidi

I plettri ruvidi stanno diventando sempre più popolari, proprio grazie alla loro superficie ruvida, quasi “sabbiata” che assicura una presa facilissima e impeccabile. Sotto le dita ricorda la carta vetrata, ma molto più fine e delicata.

Il grip è assicurato e la presenza del logo, spesso “incavato” nel plettro, contribuisce ad impedire che esso scivoli mentre si suona, anche con le mani particolarmente sudate.

Le marche più pregiate stanno ultimamente producendo dei plettri ruvidi che, al tatto, sembrano lisci ma che assicurano la stessa presa di quelli sabbiati.

▪ Plettri rilevati

Un po’ con lo stesso principio dei plettri ruvidi nascono i plettri rilevati i quali, anziché avere tutta la superficie sabbiosa, sono lisci ma presentano delle piccole rilevature nella zona in cui vanno impugnati.

Se sei un performer, dopo una lunga sessione jam sul palco ti ritroverai a sudare: a quel punto, la scelta di un plettro ruvido o rilevato può davvero fare la differenza.

È inoltre adatto per chi suona la chitarra spagnola, perché in grado di sostenere tranquillamente le ritmiche più decise e incalzanti che abitualmente si suonano con questo strumento.

▪ Altri tipi di struttura

Come abbiamo detto prima, anche se sono meno diffusi esistono plettri fatti praticamente di ogni tipo di materiale, da quelli più stravaganti in pietra o osso, passando ai più eleganti plettri in legno, per arrivare ai plettri più moderni e futuristici di metallo.

Data la grande varietà di porosità e di caratteristiche intrinseche di questi materiali, è chiaro che ognuna di queste particolari strutture avrà un diverso grado di grip.

Nonostante la plastica sia il materiale più diffuso e più economico al momento, noi ti consigliamo comunque di acquistare almeno uno di questi plettri “particolari”: la sensazione di tenere tra le dita un buon plettro in osso o in pietra non si dimentica molto facilmente.

Come si prende un plettro per chitarra?

Esistono diversi modi di impugnare un plettro. La modalità “accademica” prevede che il plettro sia stretto tra pollice e indice della mano destra, tenendo il pugno chiuso, con la punta dello strumento che sia perpendicolare alle corde. Tuttavia, in base alla tecnica del chitarrista può essere aggiustata l’impugnatura più agevole.

Quanto dura un plettro?

Dipende dalla marca e dal materiale usato, nonché dallo spessore. I plettri morbidi di solito durano meno, specie se usati impropriamente per suonare con forza. Normalmente, se si usa il plettro per chitarra ogni giorno, questo dovrebbe durare anche diversi mesi prima di consumarsi o spuntarsi.

Quanto costa un plettro per chitarra?

I plettri sono degli accessori molto economici. Il loro prezzo va da pochi centesimi fino ad 1€ a plettro. Solitamente il prezzo aumenta con l’aumentare dello spessore e della qualità dei materiali di costruzione.

Un principiante dovrebbe usare un plettro?

Chiunque inizia a suonare la chitarra, dovrebbe imparare usando un plettro. Questo, infatti, aiuta a migliorare nello spennare la chitarra, ma anche a muoversi più agevolmente tra le note, una volta che si dovrà imparare a suonare con le dita.

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